
RIGONI, pagato 12: alla prima stagione col Palermo, in 27 presenze fino ad ora collezionate, ha timbrato il cartellino ben 7 volte. Se solo sapesse che mister Andrea non gli accorda la giusta fiducia…. Sottovalutato.
IAGO, pagato 15: tra le tante rivelazioni del bel Genoa di Gasperini, è alla prima esperienza assoluta in serie A. Esterno d’attacco perfetto per il tipo di gioco del mister genoano, ultimamente si è incaricato anche di battere rigori. Ben 10 le reti in 27 presenze. Affare!
BIGLIA, pagato 9: un giocatore che non si vede sempre, ma estremamente intelligente e costante. Solo 3 i gol in 25 presenze, tanti legni colpiti, ma soprattutto tante, tantissime ottime prestazioni a referto. Imprescindibile
MAURI, pagato 18: te lo immagini lì, in cella, col suo sudoku per non annoiarsi. Non penseresti mai che fosse capace di tornare alla ribalta così, tra una bolletta e l’altra. E, invece… a 35 anni suonati, il belloccio da Monza mette a referto 9 gol in 25 presenze, nonostante sia sempre in competizione con gente del calibro di Lulic, Candreva, Anderson, Keita, Klose. Truffaldino!
VAZQUEZ, pagato 18: El mudo. Preso più per disperazione che convincimento nelle sue abilità tecniche, dopo due stagioni fallimentari tra Palermo e Rayo Vallecano, il designato erede di Pastore non partiva tra i top di ruolo. Ed invece, a suon di ottime prestazioni e reti (oltre i legni, ben 9), 7 in 32, Franco costituisce con Dybala una delle tante note liete del Palermo di Iachini. Ritrovato.
FELIPE ANDERSON, pagato 20: Un anno in naftalina, quello scorso. 13 presenze e 0 reti, troppo acerbo per il campionato italiano… dicevano. Sotto la saggia guida tattica di Pioli, il miglior amico di Neymar dai tempi del Santos esplode definitivamente. Non lo fermano neanche l’arresto del padre in terra natia per omicidio ed un infortunio patito a metà gennaio. 10 reti in 27 presenze, innumerevoli gli assist, tantissime le grandi prestazioni. Il futuro è scritto. Caravaggio.
MENEZ, pagato 74: Un attaccante a centrocampo. Segna più in una stagione al Milan (16 in 33) che in 3 alla Roma ed in 3 al Psg. Talento scostante, discontinuo, irritante. Capace di grandissime cose, ma spesso svogliato. E’ l’arma letale cui si aggrappa Filippo Inzaghi per non veder affondare del tutto un misero Milan. Assoluta rivelazione.
SAPONARA, pagato 6: Vittima di un anno e mezzo terribile al Milan, schiacciato dal clamore mediatico creatogli attorno per necessità societarie (il nuovo Kaka, ndr) più che per abilità mostrata in campo, Riccardo da Forlì a gennaio fa ritorno nella dolce Empoli che lo ha svezzato fino a farlo diventare grande. 4 reti in 11 presenze, premiato dalla conoscenza degli schemi ormai consolidati di mister Sarri, aiutato da un gruppo di giocatori ben amalgamato, senza le eccessive pressioni “atmosferiche”, il ragazzo ha fatto intravedere grandi cose. Grande intuizione di mister Andrea.
POGBA, pagato 0: affare solo perché pagato 0, sul valore c’è molto poco da dire. 7 reti in 22 presenze, tanti legni e tante grandi prestazioni. Sarà un miracolo per la Juventus riuscire a trattenerlo in estate. Straripante.
PAROLO, pagato 0: stesso discorso fatto per Pogba, 9 reti in 29 presenze. Pedina fondamentale nello scacchiere di mister Pioli, il ragazzo ha trovato da qualche anno una grandissima continuità di rendimento. Sottovalutato o ignorato dalle grandi, si prende partita dopo partita le sue piccole rivincite. Costante!
02/05/2015 13.37.57
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